(Il Ghirlandaio) Roma, 13 mag. Mentre si avvicina l’assemblea degli azionisti, non accennano a placarsi le polemiche sull’emolumento che verrà percepito da Flavio Cattaneo in qualità di nuovo amministratore delegato di Telecom. Come già riportato in precedenza sul Ghirlandaio, il nuovo numero uno dell’ex Sip potrebbe percepire fino a 55 milioni di euro in quattro anni, indipendentemente dai risultati, grazie a un particolare Special Award. Una cifra fuori mercato che Asati, l’associazione dei piccoli azionisti, ha stigmatizzato in più occasioni.
Secondo Franco Lombardi, presidente dell’associazione, i proxy advisor – ovvero società che si occupano di valutare le strategie industriali delle aziende per consigliare ai grandi fondi se investire, o meno, in esse – ci sono diversi punti che non sono conformi nella retribuzione di Flavio Cattaneo. In primo luogo sono previste indennità eccessive, anche perché un bonus alla firma da 2,5 milioni è già stato assegnato al nuovo amministratore delegato. Inoltre, gli obiettivi per il triennio 2016-2018 sono ritenuti insufficienti, oltre che troppo brevi i tempi in cui raggiungerli per poter conferire un bonus di proporzioni così elevate.
Altri rilievi sono stati fatti sulla mancata diffusione degli obiettivi per il raggiungimento dello Special Award, per la contrarietà alla pratica del Cda di assegnare bonus discrezionali e per la mancanza di linee guida sulla partecipazione azionaria dei dirigenti. Sulla base delle dichiarazioni dei proxy advisor, alcuni azionisti di Telecom come il Fondo della Norges Bank, sono pronti a votare contro al bonus per Cattaneo.
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